La nostra consueta rubrica che traccia il bilancio della giornata appena conclusasi al Tour de France2024.
Jonas Vingegaard (Visma | Lease a Bike): Rinascimento è il nome che la Visma | Lease a Bike ha dato alla maglia utilizzata in questo Tour, e oggi il danese rinasce dopo il brutto infortunio di tre mesi fa, per il quale aveva anche temuto di morire e di dover abbandonare il ciclismo. Paga il primo scatto di Pogacar, ma poi in salita ne ha più della Maglia Gialla e di tutti quanti, riuscendo ad andare a riprendere lo sloveno e, per la prima volta, a batterlo in uno sprint a due. Una vittoria che fa tanto morale e che costituisce anche una piccola botta psicologica data al rivale.
Remco Evenepoel (Soudal-QuickStep): Altro capolavoro di gestione del talento belga, che sa di non poter tenere le sparate di Pogacar o il ritmo di Vingegaard in salita e pedala quindi del proprio passo, senza mai affondare. Alla fine contiene il distacco dai due corridori appena citati ad appena 25″, mantenendo così il secondo posto nella generale e rafforzando la sua candidatura per un posto sul podio finale.
Giulio Ciccone (Lidl-Trek): È praticamente il primo degli umani alle spalle dei “Big-4”. L’abruzzese appare piuttosto pimpante e solido in salita, riuscendo a restare nel gruppetto di dieci corridori selezionato dall’UAE prima dell’attacco di Pogacar. Poi, ovviamente, non può far nulla quando i big cambiano ritmo, ma ha la forza per restare con corridori quali Rodriguez, Almeida, Yates e Landa e per batterli nella volata valida per il quinto posto, risalendo così al decimo in classifica.
Juan Ayuso (UAE Team Emirates): Il talentuoso spagnolo oggi paga un passivo piuttosto pesante, perdendo più di quattro minuti e mezzo al traguardo e scivolando al nono posto in classifica, ma soprattutto non riesce praticamente a dare il suo contributo alla squadra nel momento in cui è chiamato a farlo. È ancora molto giovane ed è alla sua prima esperienza al Tour, quindi una giornata no ci può sicuramente stare, però i segnali non sono molto positivi.
Enric Mas (Movistar): Il suo ritardo in classifica dai big era già importante prima di questa giornata, tuttavia non era poi molto distante dalla top-10. Oggi, però, prende quasi 11′ da Vingegaard e Pogacar e, soprattutto, circa 6′ da altri uomini di classifica con i quali, alla vigilia di questo Tour, ci si poteva aspettare almeno che rimanesse assieme. Ormai, l’unico modo per salvare la sua corsa sarà andare a caccia di un successo di tappa, dato che in classifica è stato anche superato dal compagno di squadra Romo.
Jai Hindley (Red Bull-Bora-hansgrohe): L’australiano appare molto lontano dal corridore ammirato lo scorso anno, quando vinse una tappa, vestì la Maglia Gialla per un giorno e fu in lotta per il podio per le prime due settimane. Finora, il suo contributo alla causa di Roglic è stato quasi nullo, e anche oggi si stacca appena la UAE alza il ritmo, giungendo all’arrivo assieme a Mas.
Un Anno Fa… Astana Qazaqstan, Mark Cavendish sacrifica il Giro all’altare del Tour: “Percorso molto duro, faremo 2-3 ritiri in altura e corse ridotte a 10-12”
2 Dicembre 2024, 17:40
Piemonte, Giro e Tour hanno generato un impatto economico di 84 milioni (e ora toccherà alla Vuelta)
21 Novembre 2024, 9:14
Un Anno Fa… Tadej Pogacar vede la Bora al livello di Jumbo e UAE e apre ad un co-leader al Tour: “La concorrenza aumenta”